Bella merda, Milano

WP_20150217_023Il dato significativo è che Milano è la città in Europa in cui si consuma più cocaina.
La bamba aiuta a sopire il senso di fame e ti mantiene in forma. E’ consigliabile prenderne già dal mattino, per affrontare carichi la giornata di lavoro.
Se vivete qua si possono fare solo due mestieri, o il designer o l’esperto di comunicazione. Non mandare cv a caso, serve solo ad inserire il vostro indirizzo nelle mailing list delle aziende che manderanno ogni tipo di nefandezza esclusa la risposta alla vostra candidatura.

Milano è una città particolare anche per il vocabolario, le parole “gratuito” e “disoccupato” non esistono. Bisogna adoperarsi per ottenere un qualasisi posto per poi trascorrere un’ora in tangenziale da soli in macchina e avere plurime telefonate con svariati professionisti. La frase da ripetere con costanza è: provvederò a inviarle la documentazione/presentazione/prospetto/preventivo. Alle 21 si esce dall’ufficio per trascorrere una seconda ora in coda per smaltire mail con oggetto: invio documentazione/presentazione/prospetto/preventivo. Quindi, apertivo o palestra, contesti in cui è necessario giocare la carta cocaina per poter discorrere di lavoro con altri bambaroli.

A Milano i servizi non mancano, è una città pensata per soddisfare le più impellenti necessità, basti pensare ai centri ricostruzione unghie, attività ben più comuni dei barbari e islamisti kebabbari. Il kebab è fuori moda, anche perché se vi siete appena impiantati delle unghie di plexiglass non si possono usare le mani per mangiare ma solo delle cannucce, ed ecco come una centrifuga con cavolfiore, bava di lumaca e semi di lino ionizzati diventerà uno dei pranzi più à la page. Per una cena romantica, molti locali propongono la cucina con lavastoviglie, altrettanto numerosi i ristoranti termali con pieds dans l’eau du Sevesò. Vi imboccano e nel mentre vi limano i talloni, con la pelle morta ci gratinano le verdure: riciclare è chic! Grazie allo smog, a fine della giornata, avrete così tante craccole da poter poter sfornare un filetto in crosta.
Mesi di attesa prima di poter prenotare un posto nel bristot giappo-brasiliano, tempo sufficiente per geolocalizzare su Tinder qualcuno che venga a cena con voi.

E il grande motivo per cui venire a Milano: Lexpo, un tema talmente usurato che ha rotto prima dell’inizio dell’evento. Pensato per i non milanesi (come già detto cibo e bamba non vanno d’accordo) a nessuno frega niente di sprechi, tangenti, figure di merda internazionali per la fine dei lavori o nutrire il pianeta, la domanda che attanaglia tutti è: Ma si mangia a sbafo?

Se vi sistemate qui, dopo un po’, comincerete a parlare con le “e” aperte, a tirare su col naso e a fare sport mentre siete al telefono. Vostra figlia si chiamerà Lavinia o Carlotta, desidererete pagare 20mila euro di spese condominiali per vivere nel giardino verticale delle archistar Lubinski-Fuji- Meindorffen. Morirete da bravi milanesi senza aver mai visto una gallina e potrete sperare di essere seppelliti in una tomba minimal del cimitero monumentale, finora la cosa più viva che ho visto qua. Da non dimenticare una cosa fondamentale, solo i negri e i terroni abitano a Milano, per diventare un milanese realizzato la residenza è tassativamente in Brianza.

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